Consiglio comunale politicamente vuoto e monocorde: se non avete rimedi, abolitelo!

Di Puorto Frattasio Emerito Ambrosca Manzo

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Per diversi consigli comunali la minoranza si è presentata alla prima convocazione, ma in tutte quelle circostanze il numero legale non è stato mai raggiunto, facendo slittare, così, l’assemblea alla seconda chiamata.

L’ultima assise, tenutasi lunedì scorso, invece,  è cominciata  al primo orario calendarizzato. E l’opposizione non c’era: ha fatto pervenire giustifica per precedenti impegni.

Il consesso civico ha approvato, con voto unanime dei presenti (praticamente solo la maggioranza), l’adeguamento del piano anti-corruzione e trasparenza, la dismissione delle aree cimiteriali e le modifiche al regolamento TOSAP, modifiche che consentiranno agli operatori del mercato di pagare in 3 rate il dovuto.

Il dato che va rilevato, al di là degli elementi amministrativi, è l’ormai svuotamento politico del consiglio comunale, causato dalla continua  non presenza dell’opposizione e, per essere bipartisan, dai pochi passi avanzati dalla forza di governo verso le esigenze di calendario dei propri avversari.

Il bene comune, la cordialità municipale, oltre ad essere declamata, deve essere professata con i fatti. Riportare la dialettica e la trasparenza del confronto, in un comune dissestato, con tanti debiti sul groppone, è la prima azione da realizzare per voltare pagine, ammesso che sia questo il vero intento.

Se non vengono presi i giusti rimedi, i consigli comunali, così come vano in scena adesso, non hanno motivo di esistere: aboliteli.

Giuseppe Tallino