Mondragone: mare o inferno?

Mondragone strada di fronte acquedotto 8

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Comunicato Stampa

Settimana impegnativa, quella appena trascorsa, per i volontari della DEA, sempre attenti al territorio ed alla sua salvaguardia.

Dopo l’intervento nel territorio di San Marcellino, al confine con la zona industriale di Trentola Ducenta, in aperta campagna si sono presentati allo sguardo dei volontari, lastre e canne fumarie rotte smaltite illecitamente, oltre ad altri materiali parzialmente combusti.

La considerazione riguardo al ritrovamento, da parte dei volontari è stata che nonostante gli innumerevoli sforzi da parte dell’amministrazione comunale, ci sono incivili che continuano indisturbati ad avvelenare il territorio appiccando roghi e smaltendo illecitamente materiali pericolosi.

Da San Marcellino a Mondragone, dove comunque ci si imbatte in amianto e materiali plastici, risultato delle mancate bonifiche.

La segnalazione riguarda una stradina sul lato destro dell’ingresso del Bacino Acque Basse del Mazzafarro che costeggia le sponde del Canale Agnena. Su quasi tutto il perimetro della strada sono stati riscontrati diversi cumuli di rifiuti pericolosi consistenti in numerosissime coperture e lastre ondulate rotte in  diversi pezzi smaltite illecitamente su diversi punti ed interessate da combustioni. Facevano bella mostra di sè pneumatici combusti, materiali ferrosi, materiali lignei, alimentari, carcasse di  frigoriferi, pneumatici, materassi interessati  da combustioni che si erano consumate su diversi  punti e da cui si intravedevano resti di combustioni vegetali unitamente a vario materiale plastico. Un mix letale per l’atmosfera ed i polmoni di quanti respirano l’aria in quella zona oltre che per le colture e gli allevamenti.